Sulla moto

Occorre una introduzione, una spiegazione.

Inizialmente doveva essere la Duchessa, la splendida Ténéré 660 comprata nel 2011, ma dopo essermi imbattuto nei rifiuti (moltissimi per mancata convenienza, altri per evitare fastidi), nell’incompetenza (in alcuni casi), nel muro di gomma (in altri casi) o nei prezzi esagerati (nei rimanenti, incredibilmente pochi, casi), ho dovuto pensare a soluzioni alternative.

Quindi dall’idea iniziale di portare la Duchessa dall’Italia al Perù e viceversa, sono passato a valutare soluzioni alternative che si riducono, sostanzialmente, a tre: affitto, mezzi locali o acquisto.

La prima l’ha scartata oltre che per impossibilità per  il tipo di viaggio che vorrei fare (si estende su 6 Paesi), anche per la spesa richiesta: 3 mesi di noleggio sarebbero costati più dei 3/4mila euro richiesti per il trasporto della Duchessa.

I mezzi locali rappresentavano l’estrema ratio. Per chi, come me, da una vita è abituato a viaggiare in moto, con la libertà di movimento che questa garantisce, la comodità (contrariamente a quello che pensano i non-motociclisti) e le sensazioni fisiche e uniche che regala, diventa molto difficile considerare altre forme di mobilità. Però alla fine mi ero quasi rassegnato, giuro!

Poi la situazione è cambiata. Come già raccontato in questa pagina, è stato assolutamente determinante e insostituibile l’aiuto di Nicola, che ancora una volta ringrazio di cuore. Vivendo in Cile ha potuto realizzare quello che altrimenti sarebbe stato impossibile o comunque lungo da realizzare, ossia comprare la moto sul posto, assicurarla e prepararla per il mio arrivo 🙂

E finalmente arriviamo alla moto del viaggio.

Il budget era limitato, per cui le scelte alla fine erano ridotte a poche alternative, sostanzialmente tre. Ho preferito andare sulla sicurezza della Honda, mio storico amore (con la primissima XL600 e poi lei, Nelik, da cui ho preso il soprannome e con la quale ho girato molti Paesi), scartando le “contendenti” Yamaha e Euromot.

Nelinkas è una splendida XR125L, di cui praticamente tutti ne parlano un gran bene. Speriamo, vi racconterò! 🙂

Eccola, in tutto il suo splendore

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I cavalli sono pochi, meno di 15, spero siano comunque sufficienti! In totale controtendenza contro le ultime mode per le quali senza un 1200 da 150 cavalli è impossibile muoversi. Di sicuro cambierò modo di viaggiare e vedere le cose.

É ancora da attrezzare e personalizzare, per ora c’è soltanto il portachiavi 😉

Aggiornerò questa pagina durante il viaggio.

4 pensieri su “Sulla moto

  1. Questi passaggi a moto sempre meno potenti e meno impegnative, mi fanno pensare ad un Nelik un giorno in sella ad una bicicletta!!!!:-) A parte gli scherzi, credo sia stata un ottima scelta…mi raccomando con le personalizzazioni…so che sei un precisino!!!ih,ih,ih

    • Assolutamente d’accordo , lo pensavo giusto ieri mentre la alzavo per parcheggiarla in un ostello 🙂

      Con una qualsiasi altra moto più grande sarebbe stato impossibile …

      Secondo me la moto giusta per viaggi del genere é 250 a iniezione: 250 per avere un po’ di potenza in più e iniezione per non avere le rogne di carburazione in alta montagna. Tutto il resto (moto di 600, 1000, 1200 cc) non serve o in alcuni casi é controproducente (tipo il peso folle di queste moto)

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