A San Pedro! Stavolta per davvero

Dopo una bella colazione e aver chiuso i bagagli, come prima cosa vado dal concessionario Honda per provare a cambiare il cavo del tachimetro. Vorrei chiedergli anche se si può regolare qualcosa per la guida in alta quota e se magari ci scappa il secondo tagliando in garanzia.

Lascio a malincuore il bell’hotel

E vado a caccia del concessionario, ma ho una sorpresa. Chiuso per inventario! Dentro non c’è nessuno.

Rinuncio al volo, tanto posso stare senza cavo del tachimetro e ad alta quota farò come ho fatto fino ad oggi: poco gas e tanta pazienza.

Torno in albergo per caricare i bagagli e mandare le ultime mail e a una di queste Nicola risponde:

“Sei andato troppo presto dal meccanico, riprova più tardi”

Ok … Decido che carico tutto e ci ripasso davanti: se c’è bene, sennò amen.

E … c’era!! 🙂

Alfredo smonta la ruota anteriore e mi mostra la rotella dentata (di plastica!) che segna la velocità. É tutta mangiata. Secondo lui il meccanico precedente l’ha rimontata male. Tonino di La Serena. Chissà.

Non ha il ricambio, ma lo rimedia da un’altra moto. ‘sta rotella di plastica dentata, delle dimensioni di un tappo di bottiglietta d’acqua, costa 40 euro. Honda non si smentisce mai.

Comunque dò l’ok perchè voglia vedere i km per non perdere i prossimi tagliandi.

Dopo aver rimontato la ruota, passa a regolare la vite dell’aria del carburatore per farla andare meglio in alta quota. Solo che per regolare questa vitarella, deve smontare il collettore dello scarico! Comodo!

Riguardo il secondo tagliando che provo a chiedergli, interpreto che mi risponde una cosa del tipo: “ma che vvoi, é a 4mila km, mò ce n’ha 2mila, andale andale!”

Ok non proprio così ma il concetto era quello.

Lo ringrazio e mi incammino, ma prima voglio prelevare. Il primo bancomat che provo mi dice “richiesta rifiutata”. Oddio! Torno davanti al meccanico per prendere la connessione wifi e chiedere aiuto a Caterina. Nel frattempo Alfredo mi vede, gli spiego il problema e mi dice che forse quel bancomat non accettava la Visa e me indica un altro.

Stavolta é ok, torno dal meccanico a sfruttare il wifi e avvisare Caterina 🙂

Parto, é l’una e decido di fare una cosa mai fatta negli ultimi giorni: pranzare! Vedo un chiosco e mi fermo a mangiare due empanadas. Una é così così e l’altra cattiva. Come inizio non c’è male!

Finalmente s’è fatto tardi, quasi le 2 del pomeriggio: posso partire! E se mi impegno arrivo anche col buio! 😉

La strada taglia in due il deserto che si perde all’orizzonte. Alla mia sinistra incombono le cime immani della Cordigliera, sembrano di un altro mondo, dove le dimensioni non sono le nostre, ma di uno o due ordini superiori.

Il paesaggio é affascinante e man mano che mi avvicino a San Pedro, diventa sempre più bello.

Formazioni rocciose come code di drago, immensi catini di mille colori dal bianco al rosso, rocce stratificate che sembrano antiche come il mondo.

Tra una sosta e l’altra, arrivo a San Pedro addirittura con la luce. Trovo l’ostello a cui aveva chiesto informazioni Caterina. Le stanze sono piccole e spoglie e il bagno é esterno, ma almeno costa poco.

Faccio un giro per San Pedro con l’ultima luce del giorno, molto carino ma effettivamente é un trappolone per turisti.

Stavolta però non mi dà fastidio, ne approfitto anche per portare a lavare un po’ di indumenti.
Sono quelli più pesanti che ho e li sto indossando ininterrottamente da quando sono arrivato in Cile e ormai odorano di gatto putrefatto.

Di nuovo una Cena, a fianco di un caldo fuoco. Non oso pensare a quando tra poco tornerò a dormire nel tugurio.

Domani … Valle della Luna e poi non so che altro, deciderà il Fato o chi per lui!

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12 pensieri su “A San Pedro! Stavolta per davvero

  1. Quebrada del Diablo! Anche se non sono sicuro che si possa percorrere in moto, noi l’abbiamo fatta in bici…

  2. Curiosità: come sono questi famosi vini cileni? Anche se nelle tue foto colline da vitigno non ne ho viste… Tu hai visto qualcosa? O forse quella a tavola era una birra? 🙂

    • Neanch’io ho visto mezza vite fino a oggi 😉

      Quella a tavola era una birra, Atacameña artigianale, buona (almeno con un gusto e un sapore, non tutta uguale come le nostre birre economiche)

      Vino non ne ho bevuto e non credo ne berrò … Non mi va, poi non penso abbiano le mezze bottiglie e una intera da solo … me ricoverano 😉

  3. con 40 euro compravi un computer da bici e risolvevi definitavemente il problema di sapere quanti km fai e con che velocità:-)
    Potresti usare anche il GPS, anche quello del Tablet, ci sono tanti programmi che funzionano da tachimetro e odometro.
    Così vendevi la moto con solo 2000 km;)

  4. Bravo, esatto è e giusto pure il non essere sicuro di venderlo/a; ma è una femmina 125 Ciccì, oppure un maschiuccio centoventicinque sempre Ciccì?
    Bò’, vado va.

    • Le mie moto sono sempre femmine, perché con loro stabilisco un rapporto … a volte mi riferisco a loro al maschile, ma è come con le donne, che puoi chiamarle tesoro, ecc al maschile 😉

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