Il grande interrogativo di questo viaggio é: “come lo vivrò?”
Non é la prima volta che parto da solo, anche se questo sarà il viaggio in cui passerò più tempo in solitudine.
L’altra grande esperienza in solitaria fu il mese trascorso in Marocco nel 2003 e lo considero senz’altro come il viaggio emotivamente più intenso. Ho fatto tanti altri viaggi memorabili, da solo e in compagnia, ma quello rimane un caso a sè, per molti motivi.
Allora compivo 30 anni, adesso ne ho appena compiuti 40. Ma la vera, radicale differenza é un’altra.
All’epoca partivo lasciandomi alle spalle un mondo finito, un’epoca chiusa.
Varcavo la “linea d’ombra”, descritta magnificamente da Conrad nel libro che lessi proprio in quel periodo: il confine tra “prima” e “dopo”, tra “vita precedente” e “nuova vita” (altro splendido libro di Pamuk).
Avevo finito l’università con i suoi ritmi e le sue sicurezze, proiettandomi in un mondo lavorativo che sapevo essere competitivo e stressante.
Ed era definitivamente naufragata la lunga storia d’amore con la quale ero cresciuto.
Mi lasciavo alle spalle un cumulo di macerie e partivo con quella consapevolezza, quel sentimento nel cuore.
Ora mi trovo esattamente nella situazione opposta: ho un lavoro appagante e vivo una storia d’amore intensa.
Allora non avevo nulla da perdere, adesso ho paura di perdere tutto. E questo cambia completamente l’approccio.
La paura maggiore che ho avuto durante la preparazione di questo viaggio riguardava l’eventualità di perdere il lavoro.
La difficoltà più grande era (e sarà) separarmi da Caterina per tutto questo tempo.
Mentre il viaggio in Marocco letteralmente mi ricostruì, facendomi ritrovare fiducia e forza, ora non so come uscirò da questo viaggio.
Spero di vivere la stessa intensità di emozioni, o ancora di più, chissà.
Per ora, la curiosità ha sostituito la paura, e mi sembra un ottimo segno.
Come andraà a finire non puoi saperlo. Altrimenti non saresti neanche partito. Di certo capirai meglio quanto contano le cose che hai intorno.
se conoscessimo in anticipo le conseguenze delle nostre scelte, tutto sarebbe – forse – molto più facile ma la vita diventerebbe di una noia mortale…
Ma quale lavoro appagante….avevi un lavoro. Ora ti hanno sostituito con una persona che al massimo va in vacanza a Torvaianica. Stai tranquillo che ti teniamo d’occhio. Se non dovessi più scrivere sappiamo che non te la passi bene……Buon Viaggio.
Fai poco lo spiritoso Antò!