Santiago cerca di farsi perdonare svegliandomi con un sole brillante.
Oggi devo soltanto andare a ritirare un documento, peraltro molto importante per il viaggio. È la dichiarazione notarile autenticata dal consolato peruviano in cui Nicola mi autorizza a guidare la moto dal … al … eccetera.
La catena è stata: Nicola ha scritto il documento dal notaio e l’ha spedito a Francisco; Francisco l’ha fatto timbrare in un paio di ministeri cileni dove conosce delle persone e poi l’ha portato al consolato peruviano per farlo autenticare; io l’ho ritirato.
È bello pieno di timbri sigle e svolazzi che tanto fanno ingrifare doganieri e poliziotti
Speriamo che se lo facciano bastare e che mi facciano entrare in Perù!!
Il resto della giornata è libero, vado a visitare il centro. Prendo la metro, anche questa ovviamente molto più lunga, bella e moderna di quella di Roma.
Scendo al Palazzo della Moneda, tristemente famoso per il colpo di stato di 40 anni fa. Coincidenza vuole che il clou accadde l’11 settembre. Per il mondo l’11 settembre è quello statunitense, per il Cile o almeno una parte di esso, l’11 settembre coincide con l’uccisione della democrazia, che ha dato inizio ad una lunga e sanguinosa dittatura militare.
Davanti all’edificio c’è una statua che non è di Allende
Forse devono ancora fare bene i conti con il passato.
Le montagne sembrano a un passo e occhieggiano alle spalle della città, coperte di neve
Mi concedo un vero pasto. Da quando ho lasciato Nicola e Francesca, la situazione alimentare è precipitata: ieri non ho pranzato e la cena si è limitata a una busta di crostini che mi portavo dietro dall’Italia mentre stamattina ho saltato la colazione
Escalopa con papas, accompagnata da succo di frutta fresca: perché in Italia è così difficile trovarlo?
Proseguo per Placa de Armas, affollata di pittori e artisti di strada
Poi mi immergo nella pace della cattedrale
Con le classiche statue super barocche
Fa eccezione una curiosissima statua di legno di Cristo, estremamente essenziale e sofferente
Torno all’esterno, dove rimango affascinato dal contrasto tra antico della cattedrale e moderno di un grattacielo che la sovrasta
Proseguo il giro verso il mercato coperto
S’è fatto tardi e inizio a tornare verso casa, voglio iniziare a preparare i bagagli perché domani vorrei partire presto, devo riuscire a portare la moto dal concessionario Honda di La Serena entro le 18:30.
Prima però faccio un rapido giro nel centro culturale sotto la Moneda: sono in mostra tessuti e vestiti tradizionali messicani e mapuche
Il mio spagnolo maccheronico mi consente di entrare al prezzo dei cileni (2000 pesos) invece che come straniero (5000 pesos). Piccole soddisfazioni!
Ammiro la Moneda al tramonto
E torno a casa a divertirmi coi bagagli.
Domani finisco il rodaggio della moto – pollo, detta anche Nelinkas, evviva!
Grande Fabio, bellissime foto!
Ma alla fine hai portato anche la reflex?
Grazie mille Fabrizio, no, niente reflex, sono tutte fatte con la piccoletta 🙂
Non credo si riceva una mail quando modifico un articolo, ma ieri ho messo qualche foto fatta con la piccoletta anche qui
https://nelinkas.wordpress.com/2013/06/30/la-lunga-preparazione-della-moto/
Sono due foto dei pellicani, una del leone marino mentre zompa sul molo (!!) e una che mi piace molto, delle barche illuminate dal sole in forte contrasto col nero del cielo.
bellissima prima giornata in viaggio tutto sooolo!
in quella cattedrale mi ero seduta a ritrovarmi anche io anni fa, pensando a te!
Facciamo gli stessi pensieri allora 🙂
ma che teneri che siete 🙂
Sei un Genio, stavolta hai superato te stesso con il Tour in diretta!-)
Ti sta piacendo eh, buongustaio! 😉