Attenti ai cani

L’obiettivo della giornata é … non avere obiettivi!

Se non ci fosse una temperatura degna di un frigo classe A, mi godrei ancora di più il tempo passato a poltrire a letto.

Quando mi sento psicologicamente pronto, esco e con Nelinkas vado in paese a caccia della colazione.

Opto per dei biscotti e un brik di latte e cacao da mangiare nella bella piazza principale di San Pedro sotto un sole finalmente caldo.

Il paese é deserto, immagino perché tutti sono stati cooptati in qualche escursione da una delle mille agenzie turistiche.

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Breve giro nel museo locale, nel quale hanno tolto le mummie che l’articolo turistico che uso come guida ancora riporta. Peccato che l’articolo é del ’97 e le mummie le hanno tolte nel 2007.
L’esposizione non é molto interessante, a parte molti contenitori e bruciatori per l’assunzione di sostanze allucinogene.

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Mi perdo a pensare come sia cambiata la cultura umana nei millenni: all’epoca tali sostanze servivano ad avvicinare alla divinità, ad entrare in uno stato mentale di contatto ed elevazione. Oggi sono quasi ovunque vietate e culturalmente bandite.

Vado a prendere la moto per fare un giro nei dintorni. Punto al sito archeologico di Pukarà de Quitor. La moto senza bagagli é ovviamente molto più agile e scattante, fermi restando i limiti di un 125.

Dopo un piccolo guado, vedo in lontananza due cani che mi vengono incontro. Non mi allarmo perchè, come mi aveva avvisato Nicola, il Cile é il paese dei cani: sono ovunque, numerosissimi e generalmente pacifici.

Stavolta non so perchè, il più chiaro dei due, alla mia destra, inizia ad abbaiarmi contro forsennatamente e ad inseguirmi a pochi cm dalla gamba. Per quanto possibile accelero, quando all’improvviso mi sento tirare i pantaloni della gamba sinistra, altezza caviglia e i lacci della scarpa.

Mi accorgo così che anche l’altro allegro cane mi sta inseguendo. E come insegna il proverbio, “can che abbaia non morde”: quello chiaro alla mia destra abbaia e corre, ma non si impegna troppo a mordermi. Quello alla mia sinistra, invece, un pastore tedesco ben piazzato, corre in silenzio e concentrato, puntando alla gamba.

Il primo morso é andato quasi a segno e ora si impegna il più possibile col secondo. Evidentemente é una sua questione di principio. Corre come un dannato e per un po’ entrambi stanno al mio passo. Ma alla fine la moto riesce ad accelerare a sufficienza e, avendo immediatamente alzato le gambe fino al serbatoio, gli ho un po’ complicato la missione “mordi il turista in moto”.

Il sito non é nulla di che, ma almeno il panorama é molto bello: l’oasi di San Pedro incorniciata dalla cordigliera in lontananza.

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Vorrei proseguire per la Quebrada del Diablo, ma vedo i due cani di poco fa avviarsi proprio su quel sentiero.

Scendo dopo qualche minuto e provo comunque ad andarci: nuovo guado, ma dopo pochi metri li vedo poco più in là, oltre una curva.

Inverto e torno in paese. Maledetti cani randagi!

Torno sulla strada principale e imbocco un bivio che avevo visto ieri arrivando da Calama.

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Indica la Cordigliera de la Sal. Subito incontro dei piccoli specchi col fondo coperto di bianchissimo sale.

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La pista si addentra nella montagna, a volte stringendosi come strozzata da questa. Il fondo diventa sempre più sabbioso.

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Dopo un po’ la montagna lascia il posto ad un pianoro. La sabbia ormai la fa da padrona e tutto intorno si alzano delle dune, sempre con la cornice delle montagne innevate in lontananza.

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Torno indietro, poi a San Pedro in ostello a trascorrere le due ore che mancano alla gita alla Valle della Luna.

Alle 15 torno in paese e, davanti all’agenzia che ha organizzato la gita, incontro Gonzalo, guida che conobbe Caterina quando venne qui qualche anno fa. É simpatico e inizia subito a darmi delle informazioni per la Bolivia e per il Perù.

Il pulmino della gita é pieno. Arriviamo all’ingresso del parco naturale Valle della Luna, poi proseguiamo a piedi, arrampicandoci a fianco di una duna piuttosto alta.

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“Statica, non come quelle di altri deserti, che sono mobili”, precisa la guida che si dilunga in spiegazioni molto interessanti su geologia e storia del luogo.

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I panorami sono stupendi, grazie al contrasto tra le curiose formazioni rocciose in primo piano e i picchi della Cordigliera, vulcani e montagne, sullo sfondo.

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La guida ci fa compiere un altro percorso in un sentiero minuscolo sul fondo della spaccatura di una montagna.

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Ultima tappa, il tramonto sulla Valle della Luna, meraviglioso. I picchi in lontananza si tingono di rosa mentre i calanchi della vallata, si accendono con un ultimo bagliore.

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Per tutto il giorno mi sono arrovellato se partire domani verso la Bolivia oppure no. Alla fine, gioco forza é un no, soprattutto perchè non ho voglia di riprendere subito la moto!

Alla fine della gita, incontro nuovamente Gonzalo, con il quale mi dò appuntamento più tardi per la cena.

La giornata finisce senza sorprese: torno in ostello, doccia, ozio. Torno in paese per la cena nel ristorante concordato con Gonzalo. Sono le 21 e non c’è.
Il proprietario lo conosce e lo chiama al telefono:

“Dice che arriva tra un’ora!”

Inizio a mangiare immediatamente perchè sto morendo di fame. Mi piazzo, come ieri sera, a fianco del fuoco, salvo poi scoprire che la saletta nella quale sono seduto é all’esterno! Vedo le stelle dal tetto aperto di cannucce.

Alle 22:10 vado via: sono stanco, nella saletta entra un vento gelido nonostante il fuoco che mi sta pure affumicando.

Faccio avvisare Gonzalo che magari ci vediamo domani, buenas noches!

7 pensieri su “Attenti ai cani

  1. Accidenti ai cani! E pensare che noi alla Quebrada del Diablo ci siamo andati in bici, per fortuna non ne incontrammo… In effetti fu una bella escursione, peccato!
    Ma che fai riparti o vedi qualcos’altro?
    Sì San Pedro è super turistico ma le varie escursioni meritano la pena 😉

    Dai dai che meraviglia di viaggio!

    • Infatti vi ho pensato perchè questo é il regno dei ciclisti, forse i cani che ho incontrato erano fan dei ciclisti e contro i motori 😉

      Domani parto, provo ad andare in Bolivia 🙂

      Tra un po’ carico le foto che ho fatto oggi, spettacolari …

    • Purtroppo ieri avevo le scarpe … Avessi avuto gli stivali sarei stato più tranquillo

      Nel giro di oggi ho messo gli stivali ma non ho incontrato nessun cane, comunque meglio così

  2. Ricordo che anche quando sei partito da Concepción i cani ti hanno rincorso per un pò:-)

    Io vado sempre in bici e fino non ho subito assalti:-)

    • No avevo rimosso 🙂

      Un altro inseguimento “movimentato” c’è stato all’uscita di un distributore a Antofagasta … Quelli invece più o meno “giocosi” ormai non li conto più, tanti

      I cani mi sa che s’imbizzarriscono col rumore del motore …

      • Mi hai fatto fare… mmm?…. , …. mmm? un quarto d’ora di risate! Esatto, nel paragrafo: mordi il turista in moto.
        Sì certo, a me che sto bello tranquillo al pc senza cani e pensando a te che hai ricevuto solo un morso a una scarpa dopo un inseguimento che avrebbe potuto portarti anche a 2 oppure 3 morsi, sempre alla scarpa dico : – ))

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