Mi sveglio poco prima dell’alba, con la tempia sinistra trapanata da un mal di testa pulsante, molto doloroso.
Non so dove sbattere la testa, i medicinali sono nella moto, con me ho solo un’aspirina. Meglio di niente, lenisce in minima parte il dolore.
Riprendo il dormiveglia, dopo mezz’ora Riprendo coscienza che sono mai do di sudore freddo. Il mal di testa sempre più forte.
La mente corre alla cena di ieri… forse l’insalata che ho mangiato!
Tra un’aspirina e una mezza dormita arrivo alle 8 che sto malissimo. Devo prendere le medicine ad ogni costo!
Mi vesto e scendo. Barcollo, ma riesco ad arrivare alla moto. Scopro così che ha piovuto, per questo fa fresco.
Torno in camera, ho l’impulso di rigettare, ma non ci riesco. Ora non ho più dubbi che sia stato qualcosa che ho mangiato ieri sera.
Prendo medici medicina più indicata rispetto all’aspirina e mi rimetto a dormire. Altre due cicli di veglia e sonno e intorno alle 3 del pomeriggio inizio a sentirmi nuovamente un essere umano.
Aspetto ancora un po’, poi verso le 4 prendo il coraggio ed esco.
Vado in banca a cambiare un po’ di soldi e, durante l’attesa, una signora offre a tutti un te. Come nelle nostre banche…
Faccio un lungo giro tra i vicoli di Safranbolu, affascinato dalle abitazioni e dalle finestre. Mi ricordano le abitazioni storiche di Berat e Girocastro in Albania ed effettivamente l’architettura é la stessa, lo stile ottomano che si era diffuso nelle province dell’impero.
Anche le persone offrono mille spunti di riflessione, con il loro abbigliamento, le loro abitudini.
Mi arrampico sulla collina alle spalle dell’abitato per ammirare la visita dall’alto e vedere più da vicino la sede del museo della città.
Vedo all’orizzonte delle nuvole molto nere che minacciano con lampi e sordi tuoni che rimbombano tra le vallate.
Seduto a un tavolino, mentre sorseggio una dolcissima limonata, provo a stendere un itinerario per i prossimi tre o quattro giorni. Vediamo se lo rispetterò, intanto vado a cena e poi a letto presto!
In questi casi dovresti prendere ” BIOCHETASI ” e rinunciare a mangiare cose strane e complicate. M e P.
Penso sia stata l’insalata cruda che ho mangiato… il cagotto lo metto sempre in conto, ieri é andata un po’ oltre le aspettative… Mi ha salvato Plasil, dopo la seconda pastiglia stavo già abbastanza bene, ne ho preso una terza per sicurezza 🙂
Non ti ammalare più, per favore!
P.S. Carini i tuoi pantaloni a righe 🙂
Ok promesso!! 😉 bellissimi i miei pinocchietti multi-color 🙂