Mi sveglio con tutta calma, faccio la doccia che ieri per la stanchezza non sono riuscito a fare e mangio qualcosa. Sono pronto per il mare!
Costas prende il comando della situazione ed andiamo in una spiaggia a pochi km da Nikiti.
L’acqua é trasparente, la gente poca. Inizia il relax, dopo due settimane di spostamenti continui!
Finora ho percorso 7500 km… una sosta di un paio di giorni é quelli che ci vuole!
In realtà avrei voluto arrivare prima, ma la malattia e il brutto tempo di ieri mi hanno fatto perdere quei due giorni in più che avrei voluto passare qui.
Sarà per l’anno prossimo!
Cambiamo spiaggia intorno all’ora di pranzo, in tempo per mangiare un bell’octopus alla griglia con patate fritte di contorno e l’immancabile insalata greca.
Stiamo un paio d’ore in un’altra spiaggia poi Costas vuole tornare a casa per riposarsi un po’.
Riposarsi dalla spiaggia?
Come temevo, quando torniamo a casa, alla fine si fa troppo tardi ed é inutile tornare sulla spiaggia.
Ne approfitto comunque per fare un giro per la parte antica di Nikiti, fatta di splendide case in legno e pietra. Arriviamo fino in cima al paese, alla piccola chiesa ortodossa.
Mi spiega Costas che questa zona é stata popolata da famiglie fuggite da Trebisonda e dal nord della Turchia al tempo della guerra greco-turca. L’architettura, infatti, é molto simile.
La commistione di parole, architettura, cucina e molto altro tra greci e turchi é sempre fonte di sorpresa, soprattutto considerando quanto si guardano storto gli uni con gli altri.
Dopo la passeggiata andiamo nella parte nuova a salutare la zia e le sue amiche che prendono il fresco nella veranda della casa proprio di fronte al porto.
Mangiamo una cosa al volo, passeggiamo un po’ e torniamo a casa.
Crollo a letto molto presto, penso di avere un bell’arretrato di sonno!
Ma no, non è il sonno arretrato. E’la stanchezza da spiaggia! 🙂
Proprio uno sfinimento stare in spiaggia!! 😉