Arrivo davanti al meccanico che sono le 8:30. Gli spiego tutto, il tagliando, I controlli. Poi, già che ci sono, gli dico anche del cannotto di sterzo.
Già dall’anno scorso, infatti, è durissimo, quasi bloccato nella posizione centrale. Molto scomodo da guidare.
Sicuramente ci sono da cambiare I cuscinetti di sterzo, ma hai visto mai che riesce a risolvere.
Mi preparo a dirgli che sono in viaggio, non ho molto tempo, ecc ecc ma alla domanda “quando é pronta?”, mi fulmina rispondendo “ma perché, dove vai? Tra 40 minuti é pronta!”
Un po’ come a Roma, insomma, dove devi prendere appuntamento giorni prima e te la ridanno giorni dopo!
Torno in albergo a chiudere I bagagli e ancora a fondermi il cervello per la questione di lavoro che continuo ad avere in sospeso.
Mi innervosisce molto questo fatto, perchè sono partito con l’idea di ricaricare le batterie in questo viaggio e ripartire di slancio a gennaio e invece… non penso ad altro che al lavoro.
Mentre torno dal meccanico, cambio I soldi. Quando arrivo, la moto é parcheggiata fuori.
“Tutto ok, I cuscinetti non li ho cambiati, ma adesso é meglio, erano troppo stretti”
“Perfetto, grazie!”
“Sì peró… ste gomme, cambiale!!”
Due volte in tre giorni… effettivamente sono decisamente consumate e piatte.
“Dove le trovo nuove?”
Nemmeno a farlo apposta, mi indica un negozio a nemmeno 100 metri.
E di fronte c’è il gommista che le monta.
Vabbbeeeneee!! Mi piego al Destino e cambio anche le gomme. E la candela, già che ci sono.
Compro delle fantastiche Michelin Sirac per meno di 150 euro, più una ventina di euro per montarle.
Il gommista già che c’è tira anche la catena, che in 21mila km non era mai stato fatto.
Adesso é un’altra moto! Con le gomme nuove e il cannotto di sterzo finalmente a posto, é fantastica!
Considerando anche il tagliando appena fatto e l’erogazione perfetta fatta dall’Angelo di Santa Cruz… direi che la Pollita non é mai stata così in forma!!
Saluto Rio dal lungomare di Copacabana.
L’uscita da Rio é eterna, impiego 40 minuti sotto un sole cocente, poi guadagno nuovamente la BR101 che mi ricorda l’Aurelia: attraversa una buona fetta del Paese e cambia da stradina tra I monti a autostrada a quattro corsie.
Vado verso Parati, come consigliato dal mio amico Leandro, un motociclista di San Paolo.
Il caldo é intenso, soffro l’abbigliamento tecnico, ma penso che senza sia ancora peggio. L’unica é l’aria condizionata, che per le moto ancora non é stata inventata.
Dopo aver raggiunto la costa, la strada diventa stupenda, costeggia una grande baia punteggiata di isole.
A metà pomeriggio arrivo a Parati. Il centro é splendido, antiche case coloniali perfettamente restaurate, un’atmosfera calma e rilassata da villaggio sperduto.
Mi rilasso con un altro splendido tramonto e una passeggiata per il meraviglioso centro storico.
A cena, poi, mi regalo un bel piatto di frutti di mare e pesce.
“É grande?”, chiedo al cameriere per capire se é meglio aggiungere anche un antipasto.
“Sì é grande, tanto che per questo che ha scelto lei, facciamo la mezza porzione che costa il 60%”
Dopo una mezz’ora torna con un trionfo di frutti di mare e pesce, accompagnato da una ciotola di riso e una di parate al forno.
Fatico a finire tutto e al momento del conto scopro che quella era la mezza porzione!
In Italia l’avrebbero spacciata minimo per due persone…
Domani, giornata di relax al mare! Infatti sarà l’ultimo giorno che lo vedrò… non so cosa dovrò tagliare, perché sono in drammatico ritardo, ma non mi importa: domani voglio oziare!
non l avevo viste queste! bella paraty!
Sì bellissima…