Cammina cammina … fino a Puquio

Oggi è il giorno del progetto impossibile, Cusco – Nasca in tappa unica. Però, ci voglio provare lo stesso!

Incredibile ma vero, alle 8:30 sono in sella, lavato mangiato e bagaglio montato: da segnare sul calendario!

La strada inizialmente corre su una pianura circondata dalle montagne, poi inizia ad addentrarsi nelle alture. Più mi avvicino ad Abancay, più le curve si stringono fino a diventare una sfilza di tornanti.
Ad un certo punto ci sono i lavori stradali a fiaccare le mie deboli speranze di arrivare in serata a Nasca. Sono tutti fermi, sembra da parecchio. Senso unico alternato.

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L’attesa dura 40 minuti, durante i quali parlo con un tipo simpatico alla guida di un SUV. Dice che lavora per una grande miniera di Ayacucho. Estraggono argento e oro, rispettivamente, 3 tonnellate e 240 kg al giorno e ci lavorano 3mila persone. Niente male!
Mi dice che il peggio non sono i 40 minuti che stiamo aspettando, ma è il fermo programmato di 2 ore della circolazione poco più avanti. Sempre per la consuetudine di buttare all’aria tutto per fare i lavori, invece di finirne un pezzo alla volta.

Finalmente passiamo e capisco perchè il senso unico alternato è durato così tanto: inglobava il casello per il pagamento del pedaggio stradale! Quindi di mezzo c’era pure il tempo della coda per pagare, cercare i soldi, il resto, ecc. Geni!

Arrivo alla zona del blocco. Si riconosce facilmente, perchè la strada è sbarrata e la gente sta bivaccando fuori dalle macchine e dai camion. Chi improvvisa un pic-nic, chi si sdraia a prendere il sole, i più parlano. Se in Italia bloccasero, che so, la Cassia per due ore, credo che salterebbero fuori le armi pesanti!

Mi avvicino alla barriera, guardando un operaio. Questi capisce il mio sguardo e mi dice:

“Puoi passare, però vai piano e stai attento ai mezzi pesanti”

Ringrazio e passo, ritrovandomi in mezzo ad un cantiere con enormi camion che fanno poco caso a me, anzi, sembra più che vogliano spiattellarmi sotto al rullo compressore o schiacciare con uno dei caterpillar in azione.
Riesco a dribblare tutti e a non cadere sul fondo di pietre e torno finalmente sulla strada. Il paesaggio adesso è molto più “canonico” ossia con alberi e vegetazione e campi coltivati.

Dopo diversi km, la strada era in una gola. A causa delle frane, molti pezzi di asfalto non ci sono più e procedo su pista. Passo anche attraverso alcuni piccoli guadi. Il tutto non fa che rallentare la marcia ed allontanare sempre l’idea di arrivare fino a Nasca. La vegetazione è folta e fa molto caldo. Me l’ero dimenticata questa sensazione. Sembra impossibile che sia partito dal freddo di Cusco solo poche ore fa!

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Dopo Abancay la strada si distende in una profonda gola. Corro a fianco di un piccolo fiume impetuoso intorno ai 3200 metri sul livello del mare. Poi evidentemente il corso del fiume segue una direzione diversa e la strada inizia ad arrampicarsi sulle montagne, iniziando un continuo di salite e discese fino a Chalhualpa.

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E’ ancora presto e non mi va di fermarmi qui per la notte. Inizio a parlare con un tizio sulla sessantina ad un distributore di benzina. Secondo lui se parto adesso, posso raggiungere la prossima cittadina, Puquio, intorno alle 18/18:30.

Confesso che non ho ancora abbandonato l’idea di raggiungere Nasca entro oggi, fosse anche in nottata.

La strada, se possibile, si arrampica ancora di più. Raggiungo i 4500 metri e ci resto per un bel po’. Il sole tramonta ed il freddo aumenta terribilmente, diventando pungente e doloroso sulle mani e sui piedi. Il GPS dice che sono arrivato a 4560 metri. Ai lati della strada la neve, nei campi molti lama che brucano.

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Il tramonto è splendido, rosso e arancio sulle nuvole in cielo e riflesso sui laghetti d’alta montagna che circondano la strada. La luna sorge alle mie spalle, piena, luminosissima.

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Continuo la corsa notturna, pensando al tipo che mi aveva detto che alle 18:30 al massimo sarei arrivato. Passo un paio di punti di controllo sulla strada. Per fortuna nessuno controlla nulla, vogliono solo scambiare due chiacchiere.

Finalmente Puquio si manifesta dietro una cresta di montagne.

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Nel giro di mezz’ora arrivo, sono stanchissimo.

Trovo un albergo nella plaza de Armas e vado a farmi un ottimo pollo allo spiedo, innaffiato dall’ormai consueta Inca Kola. Sarà la fame, ma mi sembra uno dei migliori polli allo spiedo mangiati negli ultimi mesi … che dico, anni!

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E domani … linee di Nazca e, credo forse chissà, Paracas!

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5 pensieri su “Cammina cammina … fino a Puquio

  1. Ben riletto!! Della Valle Sacra mi ero quasi scordato di scriverti.. non male, nell’insieme. Le emozioni di macchu picchu sono indescrivibili, è vero.. ma lascia perplesso che Bingham non abbia trovato oro.. come dichiara. ed era sponsorizzato da Tiffany, che era suo suocero.. bha.. 🙂

    Prima di Paracas vedi di passare da Huacachina.. merita un’occhiata e non è troppo fuori strada..

    Suerte!

    • Forse s’è distratto e gli é rimasto qualcosa in tasca, vai a sapere … 😉

      La Valle Sacra é splendida e meritava più tempo … Peccato non essere riuscito ad andare a Moray, ma era molto tardi, anche se poi ho aspettato più di due ore a Ollantaytambo

      • Come mi pareva di averti anticipato, la visita alla Valle Sacra e Macchu Picchu l’avevamo prenotata dall’Italia (avevo letto diversi pareri intimidatori sulla difficoltà di reperire i biglietti), e malgrado tutto ci siamo persi Pisac e le Saline perchè il bus è partito da Cusco con 3 ore di ritardo (e gli altri turisti hanno passato oltre 2 ore a tavola mentre noi ci aggiravamo in un paesino sperso a far fotografie alle Magnolie).. quello mi ha fatto andare un po’ in bestia.. ma Macchu Picchu ripaga tutto, comunque! Le 3 ore di ritardo erano dovute.. alla festa patronale!!! Non sanno nemmeno organizzarsi sulle festività annuali, pensa te sugli imprevisti!!
        Però, vista la Bolivia prima, il Perù risulta stra-turistico e stra-organizzato!! 😉

    • Bbona la Inca Kola, si trova anche in Italia, sai? 😉
      Comunque sono diventato quasi astemio, birra inclusa … vediamo se nei prossimi giorni ne bevo una, l’ho anche promesso a un mio amico 😉

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