Oggi ci aspetta una tappa molto dura, 500 km fino a Pipa, sotto Natal.
Con un’altra moto sarebbe routine, ma con la Pollita è dura: la moto è piccola per due persone e i ben noti limiti di assenza di protezione dall’aria e scarsa velocità sono ancora più accentuati.
Partiamo alle 9 dopo le ultime chiacchiere con Stefan, il proprietario svizzero della bellissima posada Ibitu che si è trasferito in Brasile molti anni fa. Un bel personaggio!
Anche oggi il panorama cambia mille volte, da verde e fertile a grigio-verde e arido; quello che non cambia è il vento: forte, costante e perennemente contro, a parte rari momenti.
La moto non riesce quasi mai a tenere la quinta, è un continuo passare dalla quarta a pieni giri alla quinta che si “sgonfia” rapidamente, costringendomi a scalare. Velocità, tra i 60 e i 70. Nelle discese senza troppo vento, tocchiamo gli 80, in piena ebbrezza adrenalinica da velocità.
Deviamo per Canoa Quebrada per toglierci la curiosità di vederla. E’ carina, anche se le falesie sono decisamente meno spettacolari di quelle di Morro Branco.
I km, come sempre passano, nemmeno troppo lentamente grazie all’interfono che ieri ho montato sul casco di Caterina. Chiacchierando e tra una sosta e l’altra, trascorre il pomeriggio.
La mitica Pollita compie 17mila km, l’ultimo compleanno “da mille” che celebrerò personalmente, che tristezza!
Intorno al crepuscolo arriviamo a Natal, dove veniamo avvolti da un intenso traffico. Con la stanchezza della giornata di guida, sono insofferente, non ci voleva quest’ultima parte così stressante.
Gli ultimi km sono al buio, ma pesano soprattutto gli ultimi 30 tortuosi per arrivare a Pipa che, come un miraggio, finalmente si materializza.
Troviamo rapidamente una posada molto carina appena fuori il villaggio e, dopo una doccia rapida, andiamo a caccia della cena. Il paese è completamente turistico, ancora più di Canoa Quebrada. Mi sento schizofrenico, siamo passati dalla tranquillità turistica di Jericoacoacara, alla pace assoluta di Morro Branco, al delirio di musica ad alto volume e ai locali notturni di Pipa.
Comunque sia, ci aspettano due giorni di assoluto riposo, non vediamo l’ora!!
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