Dal Colosseo africano fino a Tunisi

Già che ieri, più per necessità che per convinzione, sono finito al El Jem, non posso lasciarmi sfuggire l’occasione di visitare il famoso anfiteatro. Tanto più che proprio all’inizio della vacanza, una settimana fa, una famiglia tunisina incontrata passeggiando tra le rovine di Dougga, mi aveva assolutamente consigliato di andarlo a vedere:

“Anche se sei di Roma … il vostro è più grande, ma il nostro è meglio conservato!”

Detto fatto, arrivo sotto a quello che in tutto e per tutto, sembra un piccolo Colosseo. Effettivamente è conservato molto bene e, soprattutto, è un errore pensare che sia inutile visitarlo, perché al di là del monumento in sè (che è spettacolare) va anche contestualizzato. Un Colosseo nel nord Africa! Magnificamente conservato per giunta!

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Mi aggiro tra le grandi scalinate e le arcate, lasciandomi affascinare dal contrasto tra la romanità dell’anfiteatro e l’architettura araba e orientale che mi circonda: le moschee con i loro minareti, la case con il patio, le arcate e le decorazioni tipicamente orientali.

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(giorno di preghiera)

Torno alla moto e vengo subito avvicinato da un ragazzo che cerca di portarmi nel negozio di fronte. Mi fermo a sfogliare delle cartoline che ritraggono dei mosaici.

“Questi dove sono, al Museo del Bardo, a Tunisi?”, chiedo indicandoglieli.

“No, sono al museo qui vicino!”

Decido così di allungare la sosta. Il museo di El Jem è ospitato in un’antica abitazione romana ed ospita decine di mosaici spettacolari, incredibili per bellezza, colori, realismo delle rappresentazioni. Mi perdo a immaginare la vita di quei tempi, le ville che ospitavano i mosaici, chi le abitava, le loro abitudini.

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S’è fatto sufficientemente tardi, parto verso Tunisi, tutta autostrada per fare prima!

Guido perdendomi in mille pensieri, il passato, il presente, persone e viaggi, fatti e immagini. I km volano con la Duchessa, fin troppo. Se avessi avuto la Pollita, l’avrei fatto con lei questo giro!

Il paesaggio è abbastanza monotono: ulivi, ulivi e ancora ulivi. Solo verso Tunisi la linea dell’orizzonte si spezza in colline e montagne verdeggianti.

Arrivo a Tunisi e l’autostrada è comodissima perchè porta fino in centro. Albergo, doccia e via verso il Bardo, ma faccio in tempo a perdere mezz’ora per percorrere forse un paio di km che subito cambio idea. Oggi souk, domani Bardo!

Mi sono appena avviato a piedi per Avenue Bourghiba che vengo agganciato da un uomo sui 40 anni:

“Ehi, ciao!”, mi dice e iniziamo a parlare del suo lavoro in Italia, vicino Lecco, della Tunisia e di Tunisi.

“Devi prendere i profumi”, mi dice ad un certo punto, “Eau de Carthage, devi provarlo!”

Abbassa la voce e si avvicina con fare complice: “La tua donna ne mette una goccia su ciascun capezzolo, tu una goccia sul pene e poi … fate bunga bunga tutta la notte! Vedrai, ti dirà, ma cos’hai in mezzo alle gambe, un animaaaaalee!”, esclama alzando la voce e scoppiando a ridere, mentre col braccio mima un grosso serpente imbizzarrito.

Ci salutiamo, proseguo verso il souk, caleidoscopio di colori, voci, profumi e scintillii. Il sole tramonta e i negozi chiudono, torno in albergo a riposare un po’.

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Per cena cerco un ristorante su internet. Ne riporta uno dentro la medina, verso la Moschea Zetouna. Esco, arrivo fino all’inizio della medina e mi immergo nel vicolo principale.

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Vederla deserta, sporca e buia fa un effetto completamente diverso.
Lo percorro tutto, fino alla moschea. Nessuna traccia di ristorante. Torno sui miei passi e vado in un ristorante a due passi dall’albergo, dove c’è pure un musicista tradizionale. Meglio di così!

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Domani è l’ultimo giorno, ma cerco di non pensarci. Piuttosto, spero di trovare una cabina, davvero non ho voglia di dormire due notti per terra!!

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2 pensieri su “Dal Colosseo africano fino a Tunisi

  1. ” … davvero non ho voglia di dormire due notti per terra!! ” tu scrivi.
    Ma hai rattoppato con il mastice il materassino ad aria ?
    E poi:
    mi porti una boccetta (ma anche una goccia o due) di quel profumo che provo a metterlo su, hai visto mai che succeda qualcosa su di me, finalmente.

    • Bravo Macro, questa é una risposta/domanda che avrei dato io … 😉
      Ovviamente no … Oggi giro nel souk, se mi capita di vederne uno lo compro, ma già ieri non mi é sembrato di vederli
      Ok per l’olio profumato 😉

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