Alle 6:30 ci sono già le televisioni accese, bambini che piangono, telefoni che squillano e tutti gli altri rumori che puoi aspettarti (e non) in una sala con decine di persone ammassate le une alle altre.
Vado subito ad informarmi alla reception sull’ora di arrivo. Era previsto alle 6 ed essendo partiti con 3 ore di ritardo, mi aspetto un orario intorno alle 9.
“Dovremmo arrivare intorno alle 12:30”, mi gela la signora dietro al vetro.
“Alle 12:30?!?”
“Sì e siamo stati anche fortunati! Inizialmente pensavamo che saremmo arrivati intorno alle 16, poi siamo stati fortunati con il mare, abbiamo navigato sempre sotto costa”.
Ringrazio sentitamente e torno a sedermi.
Altre 7 ore su questa nave!
Ne approfitto per scrivere le ultime due giornate di viaggio sul blog e selezionare le foto. Un ritorno incredibilmente lungo, non riesco a capacitarmene, le altre due volte non era stato così.
Sono narcotizzato dalla stanchezza e da mille pensieri che mi portano lontano, in mille direzioni ma tutte senza destinazione.
Il Tempo fa il suo dovere e anche lo Spazio si piega al suo volere: incredibilmente, finalmente arriviamo nel porto di Civitavecchia! Attracchiamo a fianco di una nave militare brasiliana.
Carico la moto, saluto i ragazzi promettendoci qualche uscita in fuoristrada nei prossimi mesi e mi getto sull’Aurelia. Mi riempio gli occhi di sole che si riflette abbagliante sul mare, l’aria è tiepida, quasi primaverile.
A casa mi aspettano i miei genitori carichi di lasagne e affetto: casa dolce casa!
Beslama Tunisia, Insciallah!
Ah! le lasagne. Quante?
Quanto basta! 😉